Il legno di Paulownia. Le radici della sua storia affondano lontano nel tempo, poiché la Paulownia è stata usata per secoli nell’ebanisteria giapponese. Negli armadietti di Paulownia venivano custoditi gli oggetti più preziosi, come i kimono di seta e gli strumenti musicali. E non a caso. La Paulonia è ancora poco conosciuta in Italia, ma si sta facendo largo grazie alle sue molteplici qualità.
Ne hai mai vista una? Il nome scientifico è Paulownia Tomentosa. La Paulownia in fiore, con le sue splendide sfumature lilla, è una visione che dà un gran senso di pace. Una caratteristica che la rende molto apprezzata anche come pianta da giardino. Ovviamente non è per questo che abbiamo scelto il legno di Paulownia per i piccoli mobili. Le ragioni sono ben altre. Andiamo a scoprire quali!
Il legno di Paulownia: leggerissimo ma resistente!
Qualche dettaglio tecnico. Un metro cubo di questo legno pesa dai 300 ai 400 kg. Sembrano tanti? Allora ti diciamo un’altra cosa: per la maggior parte dei legnami, il peso di un metro cubo si avvicina alla tonnellata. Vuol dire che il legno di Paulownia pesa meno della metà rispetto alla media, se non addirittura un terzo. Ciò nonostante, ha una notevole resistenza, il che si traduce in mobili leggeri da trasportare e adattissimo per attrezzare camper, roulotte, barche ecc. .
Un legno isolante e fonoassorbente. Un altro aspetto un po’ trascurato nella scelta dei materiali per la casa è quello delle proprietà isolanti, soprattutto dal punto di vista sonoro. Ecco, allora, un altro motivo per la scelta di utilizzare il legno di Paulonia : è altamente fonoassorbente. Una stanza in cui è presente questo materiale sarà molto più insonorizzata, migliorando la qualità della vita. La Paulonia, una pianta nemica degli sprechi : la coltivazione della Paulonia richiede spazi ridotti e la sua crescita è estremamente veloce. Che significa? Che la Paulonia può dare un raccolto fino a sette volte superiore rispetto ad alberi come il pioppo o il salice. Ciò si traduce in un’alta produttività che limita al massimo gli sprechi. È conosciuta anche come pianta anti-smog. Ogni ettaro coltivato riesce ad assorbire circa 30 tonnellate di CO2 all’anno. Inoltre, i suoi fiori sono molto apprezzati dalle api, che possono arrivare a produrre fino a 5 q di miele all’ettaro.
Quindi: bella, facile da coltivare, dalle ottime qualità ecologiche. Potrebbe essere una soluzione per migliorare le aree verdi urbane. Conosciamola meglio!